Il Centro di Riferimento Tecnico per l’Apicoltura Problematiche Ambientali e Nutrizionali di Unaapi ha sviluppato negli anni una più che proficua ollaborazione con tutti gli enti, soggetti istituzionali e scientifici che si sono variamente impegnati per rimediare alle cause che provocano il collasso di api e impollinatori. Vai riconosciuta alla ricerca scientifica italiana – perché significativamente pubblica e non condizionata? - una notevole capacità di monitoraggio e d’indagine. Grazie anche all’insieme di ricerche italiane si sono affermate alcune semplici, ma determinanti, modalità di studio, quali: l’insensatezza della traslazione all’alveare della dose letale 50 manifestata dalle singole api; la distinzione fra mortalità invernali e in stagione attiva; l’impatto ambientale della contaminazione in epoca di semina con concianti sistemici; la considerazione della possibilità che sia: “la goccia prodotta dall’uomo che fa traboccare il vaso”; le variegate vie di posizione “abitualmente” non considerate ecc… Il CRT Unaapi ha quindi ritenuto indispensabile proporre una disamina dello stato delle conoscenze sui comprovati e possibili effetti dei pesticidi sulle api, per:
• Denunciare infondatezza e falsità delle rassicurazioni sulla: “certa assenza di conseguenze”.
• Evidenziare quanti e quali sono gli aspetti non considerati rispetto ai possibili effetti dei pesticidi (puntuali o
ancor peggio: cronici) su api, impollinatori e vivente.
• Invitare apicoltori e cittadinanza tutta ad andare oltre la vaga lamentela, documentandosi adeguatamente.
Ringrazio i ricercatori che hanno redatto tale imponente e istruttiva, complessa ma fruibile, rassegna. A quanti si misureranno con la lettura l’auspicio di far tesoro di tale mole di accertamenti scientifici…
Autore: Francesco Panella, 10 febbraio 2014
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